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mercoledì 28 settembre 2016

RECENSIONE: "DAVANTI AGLI OCCHI" di ROBERTO EMANUELLI



RECENSIONE: "DAVANTI AGLI OCCHI" di ROBERTO EMANUELLI



Davanti agli occhiEditore: Edizioni Efesto

Genere: Romanzo

Pagine: 332

Prezzo: € 16,50







“Perdere il controllo, perdere le strutture, perdersi nel mondo e nella vita. Perdere. Forse la strada giusta la troviamo solo quando ci perdiamo. Forse ci perdiamo solo quando la strada è quella giusta…”

Una come me, che si perde da sempre, non poteva non iniziare la recensione con questa bellissima frase tratta dal libro che stiamo per conoscere…
Siete pronti a ritrovarvi? 
Seguitemi: vi stupirà scoprire come la strada giusta sia sempre stata lì… davanti agli occhi!





Ho sperato tanto in questo libro, quindi non vi parlerò di caso, destino o casa editrice che ha richiesto la recensione. 
Mi assumo la responsabilità della mia curiosità.
Desideravo da un po' dare un seguito a quelle frasi lette tante volte su facebook, e aventi come firma quella di Roberto Emanuelli. 
Perchè poi, per quanto una frase possa essere bellissima, avrà sempre un difetto: finisce troppo in fretta; e siccome io sono una che per le cose belle non si pone limiti,  non si accontenta mai ma anzi, ci si “abbuffa” sino a farsi venire il mal di pancia, allora cosa potrei desiderare di meglio che un susseguirsi di bellissime frasi, un discorso profondo, un doloroso ma splendido viaggio introspettivo alla ricerca di te stesso, della verità, del senso della vita stessa.

“Succede così, ci limitiamo a guardare le cose senza farlo davvero, invece per capire bene quello che hai davanti devi averne voglia, o fare un passo in là. Troppo facile restare dove sei e dire ‘non ho capito’, e allora sarai sempre quello che sei: uno che non ha capito, uno dei tanti che non ha capito.”

Ma entriamo nel vivo. Il protagonista è Luca, broker assicurativo “povero” (come lui stesso si definisce per tutta la durata del libro). 
Per lavorare  nella società rilevata dallo zio ha rinunciato alla sua più grande passione, la scrittura. Una scelta voluta perchè più semplice e  meno rischiosa di quella che implicava l'inseguimento di un sogno.

Attorno a lui un caleidoscopio di personaggi, tutti suoi cari amici, tutti diversi tra loro ma anche tutti con lo stesso desiderio: quello che Luca dimentichi Mary, ragazza conosciuta per caso in un locale di Roma ed entrata con tale prepotenza nella sua mente (e nel suo cuore?) da non uscirne più, nonostante lei non voglia stare con lui, preferendogli il fidanzato Giulio, più fermo e stabile, meno passionale.

Voglio soffermarmi su questo particolare per un attimo: ho riscontrato nella scelta sentimentale di Mary un riflesso perfetto della scelta professionale di Luca.
Anche lui ha fatto, professionalmente, esattamente come lei sentimentalmente, la scelta più sicura. Quella senza “intoppi”. Quella che: “meglio non rischiare che ritrovarsi col culo a terra”. 
Eppure Luca non riesce a capire Mary, quella scelta cosi tassativa. Non si arrende, continuando a cercare di farle cambiare idea... che le sicurezze sono bellissime, ma la passione e i sentimenti, sono un altro paio di maniche!

“Voglio avere le palle di credere ancora nel romanticismo di una serata indimenticabile, nella magia del primo sguardo, nella poesia di certi momenti. Voglio essere tanto folle da credere nell’amore.”

Mary non appare mai al presente ma in tanti flashback che ci permettono continuamente di saltare dal passato al presente e ricollegarci simultaneamente al filo dei pensieri di Luca.
Mary è sparita nel nulla. Luca non ne vuole sapere di dimenticarla ma a un certo punto cercherà di reagire. Conoscerà altre donne, anche spinto dagli amici. Come andrà a finire? 
Riuscirà ad amare un’altra? O Mary tornerà e sceglierà lui?
Sono domande che vi accompagneranno per tutta la lettura del libro, perchè dico davvero, sino alle ultime pagine non sperate di indovinare il finale: io l’ho sbagliato almeno tre volte!

“Fra le cose che non ti ho mai detto c’è che la prima volta che ho incrociato il tuo sguardo ho pensato che mi saresti mancata per il resto della vita, perchè dal primo momento, oltre a perdermi nei tuoi occhi, ho anche capito che non saresti mai stata mia. Non in un certo modo. Certe cose le sappiamo fin dall’inizio, le sentiamo subito, ma qualche volta facciamo finta di niente, perchè è bello giocare anche per perdere, ed è quello che è successo con te: ho perso tutto quello che potevo perdere: la testa, il cuore, il fiato e le chiavi di casa... in una frazione di secondo; e lo rifarei millemila volte, perchè perdere, con te, è bello da morire.”

Mi ha incantata il modo di scrivere di Emanuelli. La sua scrittura è innovativa, moderna, piacevole.
I flashback, azzecatissimi, permettono un delicato stacco dalle profonde riflessioni di Luca e le intervallano rendendole più (passatemi il termine) leggere.
Ho adorato la storia di Mia, la donna che Luca incontra al Parco dove và spesso ad allenarsi, e che silenziosamente, diventerà a mio parere, il personaggio chiave di tutta la storia, la rivelazione.

“Ragazzo, un’ultima cosa… ti diranno anche...  ecco, ti diranno di non credere all’amore, di non alimentare quella fiamma. E tu, con quella fiamma, darai fuoco a tutto l’universo!”

Ho trovato originale l’idea che per tutto il libro Luca scelga per il lettore una colonna sonora, lo coinvolge nella sua vita, lo rende partecipe. Ogni capitolo una canzone diversa, ogni momento un’emozione diversa. Stati d’animo e canzoni. Musica e scrittura, un binomio infallibile.
Ah, la mia preferita sta nel mezzo, e non all’inizio di un capitolo come le altre: “Allo Stadio” degli Stadio. Non ci voglio credere! E pensare che credevo di conoscerla solo io…
Questo libro mi è entrato dentro. Colpita e affondata!

Vi lascio con la frase che mi ha fatta riflettere di più…

“Mi piace pensare, fantasticando, che l’entanglement quantistico, uno dei fenomeni più romantici e meravigliosi della meccanica quantistica, abbia a che fare anche con cuori, sogni e anime, non solo con numeri, equazioni e positroni. Chissà quante schifezze hanno combinato, nello spazio interstellare, le nostre cellule milioni di anni luce fa, chissà quante ancora ne combineranno, prima di dichiararsi amore eterno…”

Alla prossima puntata… ;-)



Questa estate ho comprato una salopette corta, in jeans. Non chiedetemi perchè, ma la desideravo da quand'ero piccola una salopette, anche se non l'avevo mai trovata come avrei voluto. Così nel frattempo mi sono sempre "accontentata" (mea culpa) di altre saloppette, che ovviamente non erano "lei".
Me ne sono innamorata a prima vista. Era lì, appesa in un angolo del negozio; mi fissava (giuro, mi fissava davvero!) e pareva dirmi:"eccomi qui, sono esattamente come mi hai sempre immaginata!" 
Ovviamente è diventata il mio "lifestyle", il mio "must have", la mia compagna fedele durante tutta l'estate. 
Comoda, bella, fresca, desiderata ed ora pure vissuta....esattamente come questo libro!!!

Luca è un broker trentenne con una spiccata sensibilita umanistica e una forte vocazione letteraria che ha però deciso di soffocare anni prima per imboccare una via più "sicura". Infatti, ha deciso di reprimere i suoi sogni rilevando la piccola societa di brokeraggio assicurativo dello zio, convinto che questo gli avrebbe dato un'indipendenza economica immediata e delle garanzie per il futuro. Ma Luca non aveva calcolato cosa volesse dire rinnegarsi ogni giorno facendo scelte distanti dalla propria indole. E proprio mentre combatte con i suoi demoni, con gli errori e i voltafaccia verso se stesso, con le rinunce e le perdite, col passato e gli abbandoni... arriva lei: Mary.



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