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venerdì 6 maggio 2016

RECENSIONE: TI AMO MA NIENTE DI SERIO di Anna Chiatto ed. Piemme

Buongiorno lettrici compulsive!!! Dopo una settimana all'insegna dell'amore con il fantastico libro di Salvatore Basile con "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" oggi vi parlo di un libro che dovete assolutamente leggere, se siete innamorate e ciniche al punto giusto (come me) non potete perdervi Anna Chiatto con "Ti amo ma niente di serio", libro accattivante, spassoso ma anche romantico. 



Titolo: TI AMO MA NIENTE DI SERIO
Autore: Anna Chiatto
Pagine: 318

Editore: Piemme

Prezzo cartaceo 17,50 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO 






Emma non crede nell'amore. Forse perché in passato si è preso gioco di lei più di una volta e l'ha convinta a non cadere mai più nelle sue spire. Decisa a fare carriera, l'unica cosa che conta davvero, ha pensato di trasformare la sua visione cinica e razionale dei sentimenti in un punto di forza e, soprattutto, in una professione: la wedding planner. Certo l'apprendistato non è stato facile, alle dipendenze di un pazzo affetto da manie di grandezza che con l'intento di "formarla" le ha fatto pagare bollette, ritirare i vestiti in tintoria, comprare sonniferi nel cuore della notte e assecondare ogni bisogno di Fru e Fru, i suoi deliziosi chihuahua. Ma ora che Emma si è messa in proprio, il sogno sembra quasi divenuto realtà. Lavora senza sosta, esaudendo i desideri delle spose con le richieste più svariate: dal matrimonio medievale a quello vegano, dall'armatura alle slitte trainate da cavalli sulla sabbia, il tutto condito da un'unica, immancabile e falsissima frase: "Vorrei che fosse una cosa semplice". 

Emma, però, non ha calcolato che nella sua vita apparentemente perfetta e priva di coinvolgimenti emotivi possa arrivare un uomo misterioso e irresistibile, capace di far desistere il suo fervente credo anti-amore. E forse, per una volta, sarà lei a dover dire qualche sì.





Cara Anna, 
scrivo a caldo la recensione del tuo libro e la prima cosa che mi viene in mente è… ma quanto parla Emma!!!
I primi capitoli mi hanno “quasi” fatto desistere – sarà che ho iniziato a leggere a tarda notte – ma non ho rinunciato e… ho fatto strabene!!!
Come non potevo trovare fantastica Emma? Simpatica, ironica al punto giusto, piena di risorse, proprio come dovrebbe essere una perfetta wedding planner. E lei lo è.
Ora, però, andiamo per gradi.
Emma è una giovane ragazza che ha lasciato la casa e le donne della sua vita, madre e nonna (che ho trovato super!!!) per inseguire il suo sogno, ovvero organizzare matrimoni da favola, partecipando così al giorno perfetto che noi tutte sogniamo.

Diventai Emma, professione organizzatrice di eventi specializzata in matrimoni. Io che credo che l’amore sia un optional, faccio i conti tutti i giorni con questo sentimento che da sempre muove le montagne. E i conti bancari, per mia fortuna. Qualcuno diceva: «Matrimoni e funerali non avranno mai fine». Io ho scelto il primo. Non è stato facile investire in un sogno, specialmente oggi, con la crisi e tutto il resto, quindi sono una wedding planner che nel tempo libero fa la cassiera in discoteca, la hostess alle fiere, l’assistente personale su commissione, la dog e la baby-sitter per pagare l’affitto. Ma sono felice: io preferisco avere l’agenda impegnata che il cuore.

I clienti di Emma sono proprio bizzarri e dalle richieste estremamente singolari, ma nonostante ciò Emma è inarrestabile e non si ferma davanti  a nulla, anzi le “complicazioni” sembrano temere il confronto. Insomma, Emma è una persona decisa e determinata a svolgere il suo lavoro al meglio. Inutile dire che le immancabili scenate di panico non la intimidiscono e – anche grazie al suo assistente, nonché migliore amico, Simone – riesce a risolvere l’irrisolvibile. Ed è proprio durante l’organizzazione di un singolare matrimonio in stile “medievale” che incontra un affascinante uomo del mistero. Tra loro non ci sono presentazioni, solo qualche battuta ironica, ma quel pericoloso sorriso non farà dormire Emma.
Gli incontri tra i due non sono ancora finiti e se poi ci si mette anche Cupido… Emma e il misterioso uomo dal sorriso indimenticabile si incontrano, ancora una volta casualmente, in un atelier. Emma si trova con una sposa alla ricerca dell'abito perfetto ed è proprio li che incontra di nuovo l'uomo misterioso. Anche questa volta non si presentano, quindi niente nome,  ma Emma nota che sulla ricevuta dello smoking che l'uomo ha comprato c'è solo una "S" così decide di chiamarlo Straniero.
Il destino non ha ancora finito con Emma, ed ecco che lo Straniero appare, o meglio gli cade addosso, un’altra volta. Straniero svelerà finalmente il suo nome?

«Straniero, non vorrei sembrarti sfacciata, mi rendo conto che è una domanda indiscreta che si fa solo quando due persone sono molte intime, quindi sentiti libero di non rispondere, ma come ti chiami?» «Hai ragione, non ti ho mai detto il mio nome: Paco. Gli amici mi chiamano Paco.» «Era meglio Straniero.» «Tu non le mandi mai a dire, vero?» «Ci provo ma faccio fatica.» «Straniero comunque mi piace, considerando che ti ho quasi ammazzato puoi chiamarmi come vuoi».


Emma prova e riprova con tutte le sue forze a sottrarsi a questa attrazione, all’irresistibile sorriso di Paco ed al suo modo di sorprenderla. Perché Paco non è solo bello, no lui è molto di più. Lui l’ascolta veramente, la capisce ed ha capito che il suo lavoro è il suo orgoglio, niente di secondario insomma. Emma e Paco sono complici, hanno un sogno in comune.
Gli ingredienti per una grande storia d’amore ci sono quasi tutti. Poi ci si mette di mezzo anche il destino che assume la forma del desiderio attraverso il quale ricominciare a sperare che tutto sia possibile. Forse alla fine il principe azzurro esiste veramente e spesso può trovarsi dietro l'angolo, anche se qualcuno, sotto il mantello, potrebbe nascondere dei segreti oscuri. 

Non voglio sentire le farfalle nello stomaco, né avere la testa fra le nuvole: io non devo distrarmi per nessuna ragione. Non voglio ritrovarmi a ridere come una cerebrolesa senza motivo. Non voglio preoccuparmi di qualcuno e stare in pena che gli succeda qualcosa. Non voglio passare la vita attaccata al telefono ad aspettare che squilli o a controllare l’ultimo accesso di WhatsApp. Dove cazzo eri quando avevo bisogno di te? Quando l’unica cosa che volevo riusciva a rovinarmi tutte le altre? Dove eri mentre passavo i Natali, i compleanni e i San Valentino peggiori della mia vita?? Lo sai quanta Nutella ho mangiato per smaltire tutte quelle delusioni? Se ci fossi passato lo sapresti! Lasciami in pace Cupido, ti prego. Non farmi rivivere quello che ho passato, non sono pronta neanche ai momenti belli, alle sorprese o ai ricordi preziosi. Lasciami vivere nella mia singletudine ancora un po’, almeno fino a quando non sarò abbastanza forte da poter affrontare questo strazio.


Cara Anna
ti scrivo per dirti che scrivi in modo PAZZESCO!!! Ora, a parte la defiance iniziale (e me ne scuso) mi sono innamorata di tutti i protagonisti. A partire da Simone, il miglior amico di Emma – grazie per averlo descritto così bene, tutti vorremmo un amico così – per arrivare alla madre ed alla nonna di Emma. Quando raccontavi dei pranzi “giù al sud” ho riprovato cosa vuol dire tornare a casa da mia madre, dove più che pranzo si tratta di un vero e proprio banchetto, dove si parla con un tono di voce medio alto. Segreti? Non esistono!!!
Ma quanto è bello sentirsi coccolate così?
Mi sono divertita tanto leggendo i discorsi tra Emma e Cupido, quanto ho riso!
Ora, per le lettrici del nostro blog, lascio un piccolo passo del tuo libro, dove descrivi benissimo cosa, secondo te, è l’amore.

Amore, invece, quello vero, cos’è? Amore, quello vero, è innamorarsi. Ma è anche un’altra cosa. Amore è l’adrenalina sulle montagne russe, ma è pure assicurarsi che funzionino sempre e siano sicure. È fare la fila per ogni giostra, ed è pure aprire in orario per non fare aspettare i bambini all’ingresso. È mangiare lo zucchero filato, ed è provvedere affinché ci sia sempre abbastanza zucchero da filare. Insomma, per farla breve, quando sei innamorato ti piace ridere con la persona che hai accanto e l’adrenalina che provi con lei, ti piace l’odore e il sapore che ha. La sua pelle, il suo modo di guardarti. Quando invece è Amore, è la stessa cosa, ma è anche qualcos’altro: Amore è che l’amato non soffra mai, è che vengano prima i suoi bisogni, e poi i tuoi. È capirlo, carezzarlo, renderlo felice. Perché Amore è ridere, e custodire. Amore è adrenalina, e amore.

Da donna innamorata non posso che condividere tutto. Anch’io ho sognato e ho avuto un matrimonio da sogno con qualche imprevisto che tu saresti sicuramente riuscita ad evitare, ma anche se i sogni non sono perfetti, sono pur sempre sogni bellissimi.



                                  Quella in bianco ovviamente sono io ;-)







Abbiamo qualcosa in comune io e Emma, la passione per Florence and the Machine. Non sò dire quante volte ho ascoltato Ceremonials, secondo album della band britannica. Di questo album ho amato No light, no light, una preghiera innamorata “No light, no light”, in assoluto uno dei pezzi migliori del disco “… ‘cause it’s so easy to sing it to a crowd / but it’s so hard, my love, to say it to you…”

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